Un uomo non muore mai se c'è qualcuno che lo ricorda. U. Foscolo

In questi giorni il calcio italiano ha perso uno dei suoi miti, Pierino Prati. Gigante della storia rossonera, capace di segnare tre reti in una finale di Coppa dei Campioni, ex attaccante non solo del Milan ma anche della Roma e della Fiorentina, Pierino Prati, nella sua carriera, ha vestito anche i panni di allenatore CSI.  Qualche anno fa abbiamo avuto il piacere e l’onore di vederlo in panchina al fianco di Fabio Fossati, gestore della trattoria Edda e allora presidente dell’Inverigo Calcio CSI, squadra militante nel campionato Open a 11 Serie A.

Un incontro fortuito, il loro, che ha dato il via ad una bella amicizia. “Il Milan Club aveva organizzato una cena alla trattoria Edda – ci racconta Fabio – Un amico mi disse: “Stasera vi porto un campione, tu e i tuoi fratelli però non fate gli scemi”. È così che ho avuto la fortuna di incontrare per la prima volta Pierino più di 25 anni fa”.  

“Come l’ho convinto ad aiutarmi con la squadra? – prosegue Fabio – Un giorno gli ho detto: “Dai mister, dammi una mano!”. È venuto a vedere una partita, forse per curiosità, ed è diventato un nostro tifoso. Sulla carta non poteva essere il nostro allenatore; non potevamo tesserarlo perché era già tesserato per il Milan con cui collaborava per la supervisione delle Scuole Calcio. Ci faceva da accompagnatore e, di nascosto, ci dava consigli. Con lui l’Inverigo Calcio CSI ha vinto il campionato Open a 11, siamo arrivati a giocarci la semifinale regionale a Pavia, dove poi abbiamo perso ai rigori”.

“Quando Piero entrava in campo i miei ragazzi, che avevano 20-25 anni, erano in soggezione – ricorda Fabio – In allenamento era serio, redarguiva i ragazzi se non si impegnavano abbastanza, spiegava schemi e dava preziose dritte. E poi ci parlava di calcio, di Milan, raccontava le sue esperienze e i suoi gol indimenticabili”.

Sono infiniti gli aneddoti su Pierino Prati che Fabio potrebbe riportare, momenti vissuti insieme a bordo campo o episodi memorabili avvenuti tra i tavoli della trattoria Edda. Aneddoti divertenti e non solo, molto diversi tra loro, ma che raccontano tutti di un campione in campo e nella vita, stimato da tutti, idolo dei tifosi milanisti come di quelli di fede giallorossa. Una persona semplice e di grande spirito che amava il calcio, sport a cui ha dedicato tutta la sua vita, uno sportivo entusiasta che ha saputo trasmettere la sua passione a tanti, tantissimi ragazzi e giovani.

E ricordando Pierino Prati, vorremmo ricordare anche tutti quei dirigenti arancioblu che si sono spesi per lo sport e per i ragazzi. Nei 75 anni di vita del CSI sono tantissimi i dirigenti che hanno percorso un tratto di strada insieme a noi, magari meno famosi del bomber milanista ma con la medesima passione educativa e lo stesso amore per lo sport.

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